L' ho conosciuto a mezzanotte e venti minuti del 23 Febbraio- La camminata incerta , cascante e l' atteggiamento innocuo, accomodante. L' ho riconosciuto da cento metri di distanza senza averlo mai incontrato. Alto,maschio e leggermente timido. L' appuntamento è alla fontana. L' attrazione è forte, gli occhi grandissimi tristi e vissuti,neri e brillanti . Il sorriso sa di zucchero. Poche parole. Non c' è imbarazzo. Mi piace. Il viso è elegante anche se marcato. IL naso profuma di uomo ,la fronte è fiera ,guerresca. Io gli piaccio,lo avverto distintamente. Più minuto di lui, la bocca grossa, stretto di fianchi e solido di gambe. La pelle diafana , l' aria dolce e lo sguardo tagliato per metà dalla visiera del cappellino beige. I nostri corpi già danzano e noi indugiamo con le parole. I nostri corpi sono calamita ma noi indugiamo con gli sguardi . Ci specchiamo negli occhi dell' altro , ascoltiamo la nostra stessa voce e già ci accarezziamo il viso. Un bacio , poi un altro e poi ancora un altro.Il bacio.
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venerdì, ottobre 06, 2006
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“Sono arrivato sto alla piazza principale”
Ciò che sarebbe accaduto era già lì da sempre
perfettamente sillabato dai frammenti delle nostre vite.
Ciò che facevamo non è storia, bensì qualcosa
che c’era e c’è dentro la profondità dei tuoi
occhi liquidi e nei solchi delle mie increspature.
Semplicemente bisognava che venisse trovato.
Qualcuno doveva pur guardare quegli occhi e riconoscerli,
qualcosa doveva pur nascere dalla mia vita che è
già vecchia, eppure nuova perché in questo istante
nuovamente trovata.
M*B l’infinito, nuovo.
E' passato un po' di tempo, nè tanto nè poco. Ci siamo lasciati. Ufficialmente sì. Eppure siamo più uniti di prima. Ognuno è dentro la vita dell'altro. Non so se esiste una persona a cui voglio più bene. Un bene viscerale, autentico, vero. Ti stimo, ti ammiro e adesso che siamo lontani ma pur sempre vicini e presenti capisco ancora meglio quanto sei raro e quanto sono fortunato ad averti incontrato. Grazie P*T per la tua unicità.
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