lunedì, febbraio 19, 2007

A volte succede qualcosa di dolce e fatale....

> > A volte succede qualcosa di dolce e > fatale> come svegliarsi e trovare la neve o > come> quel giorno che lei mi sorrise.> > Vederla venire vicino fu quasi morire;> trovare per caso il destino e non > sapere che dire...> > Invece fu lei a parlare: " Mi piace > guardare la> faccia nascosta del sole vedere che > in fondo si muove,> dormire distesa su un letto di viole" > mi disse " E a te cosa piace?"> > " Mi piace sentire la forza di un' ala > che si apre,volare lontano ,> sentirmi rapace, capace di dirti - > ti amo- ; aspettiamola insieme> l' Estate.. "> > E intanto volevo sparire pensando > alle cose che avevo da offrire:> l' incrocio, la casa. la chiesa, la > croce ed in più lo spettacolo atroce> della gente che passa e prosegue > veloce,ci osserva e prosegua veloce,> magari sorride ma sempre prosegue > veloce.> > > Daniele Silvestri

martedì, febbraio 13, 2007

Psicologia sociale televisiva.


In questa ultima stagione televisiva spesso definita trash,ho notato che gli autori del GF7 e di "Amici di Maria De Filippi" si sono divertiti a creare situazioni gruppali. Non si punta più sull' individuo ma sul gruppo. Sarà forse perchè ,come sosteneva Le Bon, gli istinti primitivi vi sono insiti e quindi si mira ancor di più a facilitare l' espressione bestiale dell' uomo? Sono auspicabili aggressioni verbali e magari fisiche funzionali all' impennamento dell' audience. Sono chiari anche i meccanismi alla base di critiche e disprezzo tra membri di gruppi diversi: è riconducibile all' autostima dell' individuo, quanto più vede il suo gruppo pregno di significati apprezzabili tanto più sale e si valorizza la propria identità che si rafforza svalorizzando l' altro gruppo e denigrandolo.