mercoledì, gennaio 03, 2007

Copenhagen.


Di ritorno da Copenhagen.
Ancora vibra in me l' esaltazione che mi accompagna nei primi giorni del post-viaggio!
Copenhagen: città dalle linee leggere dove il magico e il fiabesco s' intrecciano indissolubilmente. Il parco di divertimenti "Tivoli" e il più famoso della Danimarca e forse dell' intera Scandinavia- i danesi non vedono l' ora che apra i battenti (verso Aprile) per tornarvi di anno in anno. Occupa un posto speciale nel cuore di ogni danese. I danesi: apparentemente gentilissimi ed educati ma anche dai modi bizzarri. Intanto nella lingua danese non esiste il termine "per favore" e questa la dice lunga - Un turista nell' aprire una porta di un grande magazzino o nel fare una qualsiasi gentilezza verso un danese morirà di frustrazione prima di ricevere una qualsiasi forma di gratitudine(uno sguardo,un sorriso). I danesi che ti riempiono di insulti se osi attraversare con il Rosso(anche se non si vedono macchine nel raggio di chilometri) , se parli male della loro amatissima e colta regina Margareth(famosa in tutto il mondo per le sue traduzioni e i suoi dipinti),così nazionalisti da far sventolare la loro bandiera per qualsiasi avvenimento(anche per il compleanno del gatto!)e da un complesso fisico: l' altezza.( Il complesso del papavero più alto,più la scimmia si arrampica in alto più mostra il culo)... Cophenagen con la sua via dello shopping, lo "stroget" vanta la via pedonale più lunga di Europa. Copenhagen e il suo accostamento perenne tra moderno e antico ,con un casino elegantissimo , con il suo castello di Rosenborg Slot tanto pittoresco da contrastare l' austerità della residenza della regina Amalienburg e difficile a crederci con le sue spiaggette di una bellezza mozzafiato e purtroppo anche con la sua Lille Havfrue(la sirenetta) che insieme al bambino che fa pipì di Bruxelles è tra le sculture più sopravvalutate al mondo ma che perlomeno è utile a ricordare un uomo che nelle sue fiabe ha riversato tutta la bellezza della città (e anche della natale Odensa): H.Andersen.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Grazie a poche righe ci si immerge nei colori e negli odori della città - trasmetti le tue suggestioni, che per osmosi diventano in parte anche le mie [E' difficile che le emozioni di seconda mano si propaghino in modo così diretto- complimenti].
Si ha l'idea di una città altera, snob che ciononostante si lascia amare (ti assomiglia...)
Che belli i tuoi appunti di viaggio, le tue piccole testimonianze del mondo!